lunedì 10 febbraio 2014

Dopo Monet... dov'è finito il paesaggio ?

servizio  su "Telearena" andando suhttp://www.larena.it/videos/2157_servizi/52534/?pag=1
  l'edizione  "TG sera" del 08/02/2014 (minuto 10:57).

L’ARENA DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014 pag. 10
PAESAGGIO VIOLATO. I risultati verranno resi noti in maggio
«NoBel», torna il concorso per le brutture
di Chiara Bazzanella
Segnalazioni da città e provincia. Il coordinamento Digiunoterritorio «provoca» con ritocchi alle foto, immaginando come Monet renderebbe gli scempi

I ritocchi non bastano ad abbellire il territorio veronese, deturpato da cementificazione e grandi opere avviate e mai portate a termine. Anzi, le pennellate che rievocano i paesaggi impressionisti, impressi beffardamente su cave, scheletri di cemento o complessi abitativi tramite il fotoritocco, rendono ancora più stridente la contraddizione tra la bellezza della natura e la costruzione selvaggia. Tanto da chiedersi se, con il finire della mostra in Gran Guardia che oggi propone per l'ultimo giorno la carrellata di quadri che raffigurano scorci e panorami dipinti dal Seicento al Novecento, sia ancora possibile imprimere su tela il paesaggio.
Il provocatorio quesito arriva dal coordinamento Digiunoterritorio che, ieri mattina, attingendo dagli scatti che, l'anno scorso, hanno partecipato alla prima edizione del NoBel, ha voluto invitare a riflettere su cosa potrebbe cogliere oggi a Verona lo sguardo di Monet, di tanto bello da indurlo a prendere in mano tavolozza e colori.
Così, piazza Corrubbio, l'impianto di Ca' del Bue, il residence incompiuto nella località Monsel di Quinzano si trasformano in quadri impressionisti, dove gli scempi vengono ancora più a galla.
L'edizione del concorso che premia gli scenari più sgradevoli e contaminati, quest'anno verrà replicata a maggio. Gli spunti non mancano, visto che gli iscritti alla pagina Facebook della manifestazione continuano a inviare fotografie che immortalano squarci fatiscenti e devastati, insieme a rivisitazioni del presente per indagare il futuro.
Si va dalle segnalazioni del quotidiano, con cassonetti stracolmi che invadono di rifiuti le colline
della Valpolicella o le strade del centro città, a scatti che restituiscono il decadimento di piazze storiche e ville liberty, come piazzetta Pescheria, marcata dall'insegna di un supermercato, e la distruzione della villetta ai piedi di colle San Leonardo dove gli scavi sono in corso per l'edificazione di un condominio a quattro piani, per arrivare a una mappatura esaustiva della città da Montorio alla Bassa veronese, con tutte le conseguenze, oltre che di sgradevolezza alla vista, anche di pericolosità per smottamenti e allagamenti. Il complesso Borgo Antico a Gargagnago si fa strada nelle proiezioni al fianco degli sbancamenti a Mazzuraghe di Fumane e alle case villaggio prefabbricate di Valeggio, per lasciare poi spazio alle immagini di antenne, discariche abusive e palazzoni fantasma.

Giocando sui rendering dei progettisti, chi ambisce a portarsi a casa il nuovo NoBel propone segnalazioni e intuizioni sul domani, con la realizzazione di opere come il traforo, il Motorcity, i grattacieli alle ex Cartiere o la bretella di Pedemonte. Ogni alterazione dell'armonia del territorio è immortalata e ambisce a essere incorniciata: non certo come un quadro di Monet, ma con la stessa brama nel mettere a fuoco e immortalare ciò che, originariamente bello, si è trasformato, o è in procinto di farlo, in autentica bruttura.

mercoledì 5 febbraio 2014

Dopo Monet... Dov'è finito il PAESAGGIO?

COMUNICATO STAMPA
Dopo Monet…
Dov’è finito il paesaggio?

La mostra Verso Monet : storia del paesaggio dal Seicento al Novecento può essere considerata a tutti gli effetti un autentico spot di promozione dell’articolo 9 della Costituzione:
la Repubblica  tutela il paesaggio
e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Proprio per questo, la chiusura della mostra diventa l’occasione per chiederci, oggi, che fine abbia fatto il paesaggio a Verona e in provincia.

Sabato 8 febbraio 2014
presso “La Costa in Bra" (sul Liston al numero 2),
dalle ore 11.30 alle 13.00

il coordinamento veronese  Digiunoterriorio  mette in mostra alcuni scorci e squarci della nostra veronese contemporaneità.

Saranno le foto del “Premio NoBel 2013”,  arricchite da nuove inquadrature, a rilanciare la contraddizione.

Alle 12,00 conferenza stampa.

Un evento per riflettere, un momento per rilanciare e non assuefarsi,

 perché: la Repubblica continua a  tutelare il paesaggio

martedì 7 gennaio 2014

BUON ANNO TERRA

SABATO 11 GENNAIO 2014  ore 14,30 presso sede dei Beati i Costruttori di pace, a Padova in via Antonio da Tempo, 2 
 incontro REGIONALE per riflettere come dopo la manifestazione del 30 novembre ripartire.


buon anno terra 

lunedì 25 novembre 2013

VERSO MANIFESTAZIONE


Sabato 30 novembre ore 14 
stazione FS di Santa Lucia 
 manifestazione regionale a Venezia

Giornata di mobilitazione regionale in difesa della qualità della vita
NO GRANDI OPERE – NO CONSUMO DI SUOLO
PER LA DEMOCRAZIA E I BENI COMUNI
PER IL DIRITTO DI RESPIRARE, LAVORARE, VIVERE IN VENETO


La Terra non ce la fa più: ha bisogno di un anno e mezzo per recuperare quello che le viene sottratto in un anno. “Il clima impazzito sconvolgerà il pianeta. Siamo vicini al punto di non ritorno” (Ipcc-Onu 2013). E il Veneto è una delle regioni più inquinanti e inquinate d’Europa.

L’inquinamento atmosferico, prodotto da traffico, inceneritori, cementifici, centrali termoelettriche, industrie nocive, grandi navi, avvelena l’aria: la peggiore d’Europa.

Cementificazione e asfaltatura del suolo impoveriscono le campagne, provocano frane e alluvioni, distruggono il paesaggio e un patrimonio storico ed ambientale di valore inestimabile.

Eccessivi prelievi d’acqua inaridiscono i fiumi, provocando l’avanzamento del cuneo salino, e l’abbassamento delle falde acquifere.

Col sistema del “project financing” banche e grandi imprese succhiano miliardi di risorse pubbliche. Per i cittadini questo significa solo debito, aumenti di tariffe per i servizi e per pedaggi speculativi.

I cittadini e i Comuni non contano più nulla poiché la Regione ha azzerato la pianificazione urbanistica riducendola ad un incredibile delirio di autostrade e “progetti strategici” (mega-poli commerciali direzionali), mentre le verifiche ambientali sono ridotte a pura formalità.

Gli abitanti del Veneto sono da anni impegnati in una moltitudine di vertenze locali, volte a salvaguardare la vivibilità del territorio. Cittadine e cittadini di buona volontà si sono finalmente riuniti per chiedere una urgente inversione di rotta:

§ Fermare subito le “grandi opere” inutili e dannose (nuove autostrade e linee TAV, carbone nella centrale di Porto Tolle, MOSE, scavo nuovi canali in laguna, nuove scogliere e false barene-discariche);

§ Allontanare definitivamente le “grandi navi” dalla Laguna;

§ Liberare il territorio dalle servitù militari

§ Finanziare i Comuni, anche con la Cassa Depositi e Prestiti per manutenzione, messa in sicurezza, riqualificazione energetica di edifici pubblici e territorio – vera grande opera necessaria - dando lavoro alle piccole e medie imprese

§ Riconversione ecologica delle città, delle industrie e dell’agricoltura per creare buona e stabile occupazione

§ Gestione pubblica e partecipata, senza profitti in bolletta, di acqua e servizi pubblici – No allo sfruttamento indiscriminato delle risorse idriche

§ Fermare la privatizzazione della sanità: i “project financing” ospedalieri sottraggono risorse pubbliche alla prevenzione e alle prestazioni sanitarie

§ Stop al consumo di suolo agricolo : cambiare la legge urbanistica regionale e il nuovo PTRC – Piano Territoriale Regionale - per tutelare il patrimonio storico, culturale e paesaggistico, attuando finalmente e per intero il Codice nazionale del Paesaggio.

§ Basta con il ricorso alla “legge obiettivo” e ai commissari straordinari

§ Basta con inceneritori, cave e discariche – Incentivare riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti

§ Stop a nuove autostrade, strade, raccordi e poli commerciali che desertificano i nostri centri, distruggendone il tessuto sociale e le attività economiche: investire per recuperare aree ed edifici da bonificare e riqualificare (a partire da Porto Marghera) per attività innovative.

§ Investire non in autostrade e Alta Velocità, ma in rinnovo e potenziamento delle ferrovie esistenti con un piano integrato di vera intermodalità. Favorire il trasporto pubblico locale e regionale (SFMR). Favorire la mobilità ciclo-pedonale. Spostare il trasporto merci dalla gomma alla rotaia.

§ Ricostruire gli organismi di valutazione e controllo ambientale per renderli indipendenti dai poteri politici ed economici: eliminare i conflitti d’interesse e di competenze e la concentrazione di tutti i poteri (di Piano, progetto, valutazione, attuazione e controllo) in una sola figura.

§ Garantire pubblicità e trasparenza ai lavori delle Commissioni d’inchiesta del Consiglio regionale sulla “finanza di progetto” e le aziende regionali, innanzitutto su Veneto Strade SpA

§ Smantellare l’intreccio politica-affari oggi all’attenzione della Magistratura

§ Difesa della Costituzione e delle assemblee elettive, contro ogni tentazione presidenzialistica. Partecipazione piena dei cittadini alle decisioni e ai controlli.

I comitati e i movimenti, le associazioni e i gruppi di cittadinanza attiva operanti in Veneto invitano tutte e tutti a far sentire la loro voce e a partecipare all’iniziativa.

lunedì 11 novembre 2013

APPALTI PUBBLICI E INTERESSI PRIVATI. I mali d'Italia a Verona?

Martedì 12 novembre  ore 21 a Sezano incontro preparazione settimana

Venerdì 15 NOVEMBRE - sala Marani ore 20,45 Appalti pubblici e interessi privati. I mali d'Italia a Verona?
Interverranno

Ing. Ivan Cicconi : esperto di appalti pubblici
Dr. Renzo Mazzaro: giornalista, autore de “I Padroni del Veneto”, Ed. Laterza
Dr. Guido Papalia già procuratore generale di Brescia è di Verona
Dr. Alfredo Robledo procuratore aggiunto di Milano coordinatore delle indagini anticorruzione

Modererà l’incontro
Dr. Paolo Biondani giornalista de l’Espresso

notizia su VERONA IN
pagina Facebook - no traforo

sabato 16 NOVEMBRE  giornata di mobilitazione nei territori - per Verona Gran Guardia ore 14,30

sabato 30 NOVEMBRE  a Venezia manifestazione Regionale

PROSEGUE TUTTI i MERCOLEDì il digiuno COLLETTIVO (vedi pagina calendario)